Il Gotico, nome assegnato al carattere medievale più noto al pubblico dagli umanisti (prima si chiamava littera moderna), nasce in ambito universitario europeo come scrittura spezzata e si sviluppa velocemente nei gruppi Texture, Fraktur, Schwabacher e Rotunda in Francia, Germania e Italia.
La scrittura gotica, tra le scritture storiche, è probabilmente la più affascinante, richiesta e diffusa. Scrittura medievale per eccellenza, il gotico ha molte varianti, qualche elemento in comune e un impatto certo. Gotico Fraktur, Texture e altri stili gotici sono molto malleabili e si adattano ai più diversi fini comunicativi grafici e contenutistici.
Gotica Textura
Il gotico antico, o Textura, è una scrittura libraria che trova origine a partire dalla Francia settentrionale traendo linfa dai caratteri runici tra il XIII e il XVI secolo. Scrittura ordinata, rigorosa, angolosa e compatta, con forti contrasti, curve spezzate e tratti netti. Il nome Textura richiama la trama di un tessuto cui fa somigliare il supporto su cui viene scritto questo gotico. Impiegata per testi universitari e filosofici è la scrittura medievale per eccellenza.
Gotico Fraktur
Il Fraktur è un carattere gotico diffuso nell’Europa del Nord tra il XVI e il XVIII secolo. Scrittura che in Germania risulta ancora in uso nel XX secolo. Carattere slanciato e morbido, armonico nella disposizione delle lettere e dotato di elementi arrotondati e tratti spezzati. Scrittura rinascimentale, ebbe grande successo nel periodo barocco.
Altri gotici
La scrittura Bastarda, meno spigolosa e meno austera della Textura, è una forma mista tra questa e le grafia corsiva. Lo Schwabacher, nato come variante della Bastarda, è più leggibile ed elaborata della Textura e risente dell’influsso umanista che portò, nei paesi europei, alla riaffermazione dell’Antiqua. È la grafia della Riforma. La Rotunda, o anche semigotica, un compromesso tra l’originaria tonda carolina e la scrittura spezzata, ed è infatti caratterizzata da forme più arrotondate.