Calligrafia e bella scrittura realizzata a mano in corsivo e gotico. Scrittura storica, calligrafia elegante, servizi calligrafici e lezioni di calligrafia.

Corsivo

Il corsivo è scrittura elegante, leggibile, decorativa. I corsivi piùù noti, diffusi e apprezzati sono il corsivo inglese e l’Italico, o Scrittura cancelleresca.

corsivo inglese

Scrittura corsiva. Italico e carattere inglese

Il corsivo è la scrittura a mano per eccellenza, che si insegna a scuola e si evolve in ogni persona in maniera diversa dalla scrittura corsiva di ogni altro. Scrivere bene, scrivere con una bella calligrafia corsiva, è questione di esercizio: servono tempo, pazienza, passione.

Applicazioni del corsivo

Le scritture corsive più utilizzate e leggibili sono il corsivo inglese e la scrittura cancelleresca: scritture decorative e versatili, sanno mantenere autorevolezza attraverso una sobria eleganza alternando pieni e vuoti nelle disposizioni più artistiche e creative.
La calligrafia corsiva si presta benissimo a decorare e rendere unici partecipazioni di matrimonio, biglietti di auguri, poesie e lettere sentimentali, pergamene ricordo e mille altre situazioni.

Corsivo italico, la Cancelleresca

Italico è un carattere italiano apprezzato da secoli in tutto il mondo, calligrafia corsiva da cui sono derivati tutti i corsivi oggi ancora in uso nei paesi occidentali. Un glorioso contributo del Rinascimento italiano alla civiltà europea.

Nel 1523 Ludovico Vicentino – anche detto Ludovico degli Arrighi – , scrivano di documenti papali, pubblicò il primo manuale di calligrafia per imparare di scriuere littera cancellarescha, La Operina. In questo trattato di calligrafia il Vicentino insegna come scrivere in un carattere elegante, rapido, adatto alla crescente domanda di libri del periodo, ispirato al Carolingio, e lo chiama Italico. Papa Eugenio IV stabilì che i documenti papali dovessero essere redatti in questo stile e in pochi anni gli esempi e i documenti sul cancelleresco si moltiplicarono. Giovannantonio Tagliente, Giovan Francesco Cresci e Giovanbattista Palatino diedero alla luce importanti trattati di calligrafia italiana; tra i nomi più noti che si dilettarono con questo corsivo, Michelangelo Buonarroti scrisse sonetti in un bell’Italico e Francesco Petrarca già molti anni prima sviluppò una nuova scrittura di imitazione dei canoni della Carolina, chiamata Semigotica, che si può considerare il prototipo del corsivo che svilupperà poi il Vicentino.

Corsivo inglese, Copperplate

Il Corsivo inglese nacque nella prima metà del Settecento e si diffuse a partire dall’Inghilterra in tutto il vecchio continente fino al nuovo mondo. Grafia che codifica gli elementi stilistici del Barocco, fu elaborata sul modello del corsivo italico e chiamata Copperplate perché incisa su lastre di rame: scrittura chiara ed elegante, il suo uso iniziale era limitato agli ambiti commerciali, ma in breve estese ovunque la sua influenza fino ad arrivare ai giorni nostri, dove ancora si applica in diversi ambiti (dalle intestazioni di molti enti pubblici come i Ministeri alle partecipazioni di matrimonio, dove questo carattere è il più richiesto ed utilizzato per la sua eleganza e leggibilità) ed è generalmente conosciuta come Corsivo inglese.

Durante il XIX Secolo la penna di volatile utilizzata per scrivere fino ad allora cadde progressivamente in disuso, per l’avanzare del pennino metallico – più flessibile e resistente – che finirà per sostituirla definitivamente con l’avanzare degli effetti della Rivoluzione industriale. I pennini divennero in breve stumento di uso comune, molto diffuso, facile da reperire, usare, e a buon mercato: inglese fu anche una delle prime fabbriche di pennini metallici, la Gillott&Mitchell.